EXCURSUS: TOMMASO MORO E L'ISOLA DI UTOPIA
Tommaso Moro, Utopia
La letteratura utopica era particolarmente fortunata
nell'età moderna uno dei principali esponenti di essa è stato Thomas Moore
umanista inglese, latinizzato in Tommaso Moro, vissuto tra il 1478 e il 1535.
L'opera più famosa di Moro fu intitolata proprio Utopia,
(dal greco “non” e “luogo”), si avvertono suggestioni derivanti dal
modello platonico, rilette in chiave cristiana e con inspirazioni tipicamente
rinascimentali verso la pace e la tolleranza religiosa.
Bisogna ricordare che quest'opera si inquadra in un periodo di lotte religiose che devastano l'Europa.
Nell'isola immaginaria di Utopia la guerra è condannata, la gloria conseguita attraverso la forza e disprezzata, mentre le religioni hanno diritto di cittadinanza, tanto che chi affermasse la superiorità della propria religione sulle altre verrebbe cacciato.
La proprietà privata è bandita in quanto principale causa di
conflitto sociale, tutti praticano un lavoro manuale non in vista
dell'arricchimento personale ma del bene
comune.
“Mi sembra che dovunque vige la proprietà privata, dove misura di tutte le cose è la pecunia, sia alquanto difficile che mai si riesca ad attuare un regime politico basato sulla giustizia o sulla prosperità.” — Tommaso Moro, Utopia
L’esaltazione del lavoro e del fare tecnico è una chiara
espressione dell'importanza che l'attività di trasformazione del mondo aveva
acquistato nell'età moderna.
Commenti
Posta un commento