CARTESIO 3: LA MATERIA E IL MONDO FISICO
La materia e il mondo
fisico
La concezione cartesiana del
mondo fisico era una CONCEZIONE RIGOROSAMENTE
MECCANICISTICA, che esclude ogni carattere qualitativo o finalistico E IN CUI TUTTI I FENOMENI SONO RICONDOTTI A DUE PRINCIPI
QUELLO DELLA MATERIA, È QUELLO DEL MOVIMENTO.
Cartesio dopo aver acquistato la
certezza della propria esistenza come essere pensante, e aver sostenuto
l'esistenza di Dio, afferma una terza verità: L'esistenza del mondo esterno.
Dimostra l'esistenza di quest'ultimo con una serie di passaggi, c'è l'evidenza
del cogito che resiste al dubbio iperbolico. Poi l’esistenza di Dio come essere
benevolo, privo di inganno che ci garantisce che le nostre facoltà conoscitive
non ci traggono in inganno e quindi una tendenza a credere esistenti le cose
fisiche che percepiamo con evidenza.
Cartesio poi dimostra con l’esempio
di un pezzo di cera, come le cose materiali del mondo, possono apparirci in un
modo, la cera appena estratta dall’alveare può sembrare dura al tatto, chiara
alla vista, profumata, quindi chiara ai nostri sensi. Ma se la cera viene
avvicinata al fuoco può mutare aspetto, apparendo diversamente ai nostri sensi.
La conoscenza
chiara e distinta delle cose del mondo fisico non può basarsi su qualità determinate dai sensi
(odori, colori, sapori sono tutte qualità secondarie)
Quello che resta della cera è la
sua idea di presenza nello spazio; dunque, la sua
vera natura è lo spazio fisico che occupa, rappresentato da forme rigorosamente
geometriche. È un idea, quella di Cartesio, basata su un modello di
conoscenza matematica , depurata da tutti gli aspetti qualitativi.
Le caratteristiche della materia
Per Cartesio la materia è il modo
in cui si presenta il mondo, essa è una materia estesa “res extensa” , uniforme e continua, che
riempie allo stesso modo lunghezza, larghezza e profondità dello spazio.
Non esiste dunque uno spazio, perché una stanza, secondo il filosofo, liberata
dai corpi che contiene e dall’aria in essa, i suoi muri inizierebbero a congiungersi.
Inoltre, la materia per Cartesio non
aumenta o decrementa ma varia solamente di forma.
La
massa omogenea viene quindi differenziata dal movimento dei corpi che ne
permette la varietà e l’articolazione. Le particelle si incontrano e si
frantumano in parti sempre più piccole negando così la teoria degli atomisti.
I principi della
fisica Cartesiana
Cartesio riduce le cose che regolano l’universo a soli due
principi
-
LA MATERIA INERTE
-
LA QUANTITÀ DEL MOTO CHE RIMANE COSTANTE
La quantità del moto è regolata
da tre leggi che presiedono al movimento che varia e si trasforma rimanendo
però di quantità complessiva costante.
Le tre leggi
1. INERZIA:
tutto rimane tale fino a quando qualcosa non lo muove
2. MOTO
RETTILINEO: la materia in movimento si muove in linea retta
3. CONSERVAZIONE
DELLA QUANTITA’ COMPLESSIVA DEL MOTO:
quantità del moto trasmessa a un corpo è la stessa che perde
L’azione
di un corpo avviene poi soltanto attraverso il tatto, in questo modo
il filosofo esclude ogni altro tipo di forza (magnetica ecc)
Può sembrare astratto, ma in
seconda analisi Cartesio sottolinea l’importanza dell’esperimento scientifico, perché
tutto ciò che supponiamo circa le leggi naturali, deve essere riscontrato nell’esperimento.
Cartesio rifiuta la visione finalistica
del mondo perché non crede, come nel medioevo era stato sostenuto dalla filosofia
scolastica, che il mondo sia un posto fatto su misura per l’uomo in cui esso
deve cercare la felicità. Il filosofo crede che il mondo sia un luogo, un prodotto necessario dalle leggi della materia e del
moto, in nessun modo correlato all’esigenza umana o all’uomo.
Il meccanicismo
Commenti
Posta un commento